Il processo del Risk Management indica i rischi puri o statici che, a differenza dei rischi dinamici o speculativi di competenza del consulente finanziario, possono essere trasferiti al sistema assicurativo attraverso fasi ben distinte tra loro:
- Individuazione del rischio
- Valutazione del rischio
- Assunzione in proprio del rischio
- Riduzione del rischio
- Eliminazione del rischio
- Trasferimento non assicurativo del rischio
- Assicurazione del rischio
L’individuazione del rischio
Si realizza attraverso sopralluoghi aziendali, colloqui con i responsabili delle aree aziendali, organizzazione esterna, agenti - fornitori, esame dei documenti, contratti di vendita, bilancio degli ultimi tre esercizi.
Valutazione del rischio
La valutazione di un rischio si basa sull’esame di due fattori: Probabilità ed Entità. È anzitutto importante che il Risk Manager valuti quali probabilità esistono che l’evento dannoso si verifichi e per completare la valutazione considerare anche l’entità dei possibili danni, in rapporto alla situazione finanziaria dell’Impresa.
Eliminazione del rischio
Il modo più semplice ed immediato per il Risk Manager di trattare un rischio è la sua eliminazione, cioè portare a zero la probabilità di accadimento e la sua gravità.
Comunque è raramente possibile, o perlomeno facile, eliminare un rischio; spesso seguire questa strada può significare la cessazione dell’attività aziendale.
In secondo luogo, va prestata molta attenzione al fatto che spesso l’eliminazione di un rischio comporta il sorgerne di un altro.
Trasferimento non assicurativo del rischio
Le conseguenze economiche di un sinistro possono essere trasferite a terzi diversi da Compagnie di Assicurazione.
Diverse forme contrattuali permettono tale trasferimento.
Ad esempio, le conseguenze economiche della distruzione di un macchinario possono essere trasferite a terzi prendendo lo stesso macchinario con un contratto di leasing senza rivalsa.
Altro esempio, il rischio del danno o perdita di merci durante il trasporto viene trasferito in capo al cliente (franco fabbrica) o in capo al fornitore (franco destino).
Per tutte queste forme di trasferimento contrattuale vanno prese però opportune precauzioni:
- Occorre accertarsi della effettiva responsabilità dell’assuntore e della sua capacità ad assumere il rischio;
- Fare attenzione alla creazione di inconvenienti e di nuovi rischi.
Riduzione del rischio
Se eliminare il rischio risulta difficile se non impossibile, può essere più semplice per il Risk Manager ridurlo, sia attraverso la “prevenzione” che tramite l’adozione di misure di “protezione”, ”salvataggio” e “sopravvivenza”.
Le opere di prevenzione tendono a ridurre la probabilità di accadimento di un evento dannoso.
Le opere di protezione tendono a ridurre le conseguenze di un evento dannoso.
I programmi di salvataggio tendono a proteggere le persone e i beni dalle conseguenze del sinistro.
I piani di sopravvivenza tendono a permettere all’azienda di riprendere la sua attività presto e nelle migliori condizioni.
Assunzione in proprio del rischio
Alla base della scelta del Risk Manager di ritenere un rischio c’è la precisa considerazione di convenienza economica, che sarà tanto maggiore quanto maggiori saranno le risorse finanziarie dell’azienda stessa.
L’assunzione in proprio può essere nella maggior parte dei casi la conseguenza di:
- impossibilità di eliminazione del rischio;
- impossibilità di trasferimento del rischio;
- possibilità di trasferimento ma a costi eccessivi;
- probabilità e gravità dell’evento ridottissima.
Assicurazione dei rischi
Quello che l’azienda non ha:
- eliminato,
- trasferito con contratto,
- ridotto,
- assunto in proprio,
può adesso ASSICURARLO.
L’assicurazione è una tecnica che consiste nel trasferire alle Compagnie di Assicurazione le conseguenze economiche connesse al verificarsi di un evento negativo.
Pur con i suoi limiti, si può affermare che lo strumento assicurativo resta ancora molto importante nell’economia di un programma di Risk Management.
Esso è, infatti, quasi sempre l’unico strumento a disposizione dell’azienda quando:
- il potenziale rischio è molto elevato;
- il probabile/possibile massimo danno è tale da mettere in discussione la sopravvivenza dell’azienda;
- assicurarsi è obbligatorio per legge o per patto provato.
Metodologia e modalità di gestione delle polizze assicurative e tempistica per l’erogazione dei servizi.
Partendo dal presupposto che tutta la gestione è informatizzata, i tempi di valutazione, predisposizione di appositi capitolati, collocazione sul mercato assicurativo dei rischi e gestione delle polizze, sono ridotti al minimo, consentendo al nostro Studio di dare risposte esaustive in tempi reali.
Tale discorso vale anche per l’apertura, assistenza e gestione dei sinistri. Nonché per tutti gli adempimenti contrattuali a carico dell’Ente.
Inoltre l’Ente avrà accesso nel nostro sistema informatico per la metodologia tecnica e di gestione dei sinistri (apertura, iter e chiusura) degli strumenti e modalità utilizzate per il normale flusso informativo sullo stato dei sinistri ecc. Tutto ciò in tempo reale.
CONCLUDENDO:
È molto importante precisare che la presenza del Broker al lato di un’Impresa, quale risorsa spesso indispensabile, non serve solo ad ottenere il miglior prezzo, ma per ottenere un buon contratto sotto il profilo normativo e non solo economico.
Quindi contratti principalmente personalizzati e protetti, tramite clausole tra le più avanzate del mercato assicurativo, a favore dell’Azienda.
Inoltre, tra i compiti importanti del Broker advisor, non è soltanto trovare e far accettare le migliori condizioni normative e relativi costi, tramite gara formale e/o informale, ma anche e principalmente selezionare Le Compagnie di Assicurazioni Italiane o Estere per buon rating finanziario, quindi velocità di liquidazione dei danni e buona tradizione storica.